Nel corso degli anni la modalità dell’erogazione del buono a bando ha evidenziato delle criticità relative all’appropriato utilizzo delle somme erogate. La modalità a progetto ha tutte le potenzialità per superare questi limiti, e per favorire l’emersione dal mercato nero del lavoro privato di cura.
L’erogazione del buono a progetto è infatti legata ad una valutazione del caso da parte dell’Assistente Sociale del Comune di residenza ed è strettamente connesso alla definizione del Piano di Assistenza Individualizzato
Ciascun Comune avrà un budget dedicato ai buoni.
Il budget distrettuale complessivo sarà ripartito tra i Comuni in modo unitario tra anziani e disabili con i seguenti criteri: 25% sulla base della popolazione residente
35% sulla base della popolazione anziana
30% sugli utenti richiedenti buoni sociali anziani e disabili
10% sugli utenti del SAD e SADH in carico a ciascun Comune.
Il buono a progetto può essere di due tipi:
• “Buono Badante” a sostegno del lavoro di cura privato (badanti – assistenti familiari – prestazioni acquistate sul mercato privato)
• Buono finalizzato a sostenere il lavoro di cura dei familiari
Criteri e domanda |
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