Inaugurata con il taglio del nastro da parte di Umberto Bossi e Andrea Coppolino la venticinquesima edizione della mostra internazionale del pizzo di Novedrate che quest’anno, per la prima volta, è stata allestita nella splendida cornice di villa Casana.
Un evento, organizzato dal comune di Novedrate e dal Comitato per la promozione del merletto, al quale partecipano venti delegazioni, cinque italiane e quindici straniere, provenienti da paesi europei ed extraeuropei: Austria, Belgio, Bulgaria, Finlandia, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svizzera, Australia, Canada e India. Le delegazioni italiane arrivano invece da San Sepolcro, Offida, Dicomano, Santa Paolina, oltre che da Cantù. Giunta alla quarta edizione biennale, la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo e del ministero per i beni e le attività culturali. Ieri mattina hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione nel parco di villa Casana numerosi amministratori locali, tra i quali il presidente della provincia Leonardo Carioni, e rappresentanti delle istituzioni nazionali, tra i quali la vice presidente del Senato Rosi Mauro.
Una targa del presidente Napolitano
Nei giorni scorsi, inoltre, è giunta a Novedrate una targa da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insieme a un telegramma di auguri per la buona riuscita della manifestazione. Esprime soddisfazione il sindaco di Novedrate Maurizio Barni, che sottolinea l'importanza non solo di conservare, ma anche di valorizzare la tradizione del pizzo: «A questo scopo è stato fondato negli anni '90 il Comitato per la promozione del merletto, una tradizione locale che rischiava di scomparire e alla quale è stato anche riconosciuto il marchio del ministero dell'industria e dell'artigianato». Una tradizione che riesce a sopravvivere nell'epoca della standardizzazione dei prodotti industriali, grazie alla maestria e alla passione delle donne che ancora si dedicano a questa attività.
L'importanza del ruolo femminile
Proprio dell'importanza del loro ruolo, e di quello della donna in generale nella società di oggi, ha parlato Rosi Mauro: «Una società senza le donne non può andare avanti - ha affermato la vice presidente del Senato - e non si possono fare riforme senza salvaguardare le tradizioni; e noi le riforme le faremo». Dell'importanza del ruolo femminile nella valorizzazione delle tradizioni ha parlato anche la parlamentare europea Patrizia Toja: «Spesso quando si parla di sapere e di conoscenza si pensa alle nuove scoperte, non considerando i saperi che derivano dalla conservazione delle competenze del passato». Saperi di cui spesso proprio le donne sono depositarie. Saperi che è necessario tramandare ed è proprio questo lo scopo della scuola di pizzo di Novedrate, che conta oggi 60 allieve ed è presieduta da Ernestina Marelli, che ha realizzato, in occasione della mostra di quest'anno, un pizzo rappresentante la storica villa di Novedrate sede della mostra.
Ed e proprio grazie ad una donna che Umberto Bossi si è avvicinato al modo dei tomboli e dei fuselli. La signora è una merlettaia locarnese, Mira Fidanza, che è stata infermiera dell'attuale ministro delle riforme nel difficile periodo della malattia. A Novedrate è presente con la delegazione svizzera delle merlettaie e dal palco, dal quale ha parlato di federalismo e gestione delle risorse dello Stato, Bossi l'ha ricordata lavorare con dedizione ai suoi pizzi. Alle compagne incuriosite che le chiedono di quel periodo Mira dice con tono affettuoso: «Eravamo cane e gatto».