Celebriamo oggi il sessantatreesimo Anniversario del giorno della Liberazione.
In queste giornate, molti ricordi si affollano alla mente: più forte di ogni altro il ricordo di coloro che diedero la vita per la libertà di tutti, gli Eroi della Resistenza, sia armata sia civile.
La Resistenza si espresse in molti modi. Ne furono primi protagonisti gli operai che scesero in campo contro la dittatura nel marzo del '43, astenendosi dal lavoro; i militari che dopo l'8 settembre si opposero alle forze che volevano sopraffarli e i civili che in tante città si unirono a loro.
Fu Resistenza quella delle centinaia di migliaia di militari deportati, che preferirono una durissima prigionia al ritorno in Italia al servizio della dittatura. Fu Resistenza la spontanea mobilitazione di popolo, di donne e di uomini, per salvare e proteggere militari e civili alla macchia, prigionieri alleati fuggiti dai campi, ebrei minacciati dallo sterminio.
Fu punta avanzata della Resistenza la lotta armata delle unità partigiane nelle città, nelle pianure, nelle montagne, e quella combattuta dalle unità ricostituite del nostro esercito: esse riscattarono l'onta dell'8 settembre.
Vorremmo che i nomi di tutti i caduti, di tutte le vittime delle stragi compiute dalle forze di occupazione o della violenza della dittatura venissero ricordati, in ogni Comune, da lapidi che ne consacrino la memoria, a memento per le generazioni future.
E' il loro ricordo che ci dà ancora forza e speranza per affrontare i problemi del tempo presente, con spirito unitario, animati dal forte sentimento dell'amor di Patria.
Rendiamo onore, in questa giornata, ai cittadini, ai partigiani, ai militari e ai soldati alleati che a prezzo della loro vita hanno liberato l'Italia dalla dittatura, consentendo il ritorno della democrazia.