Il Libro realizzato in occasione del Centenario di Consacrazione della Chiesa Parrocchiale di Novedrate è nato dalla passione di sapere e raccontare la nascita della nostra Parrocchia e le vite dei nostri Parroci, non ha pretese scientifiche si propone solo, con la semplicità del racconto e la profondità delle parole di trattare eventi grandi entro i quali Dio opera di giorno in giorno.
Novedrate ha una storia come tanti paesi limitrofi: nasce come piccolo agglomerato di abitazioni in un mondo agricolo, poi aumentando il lavoro e il benessere, si sviluppa. La Chiesa rimane una presenza vivace, attenta alla sua storia, come richiamo che non di solo pane vive l’uomo, ma di Dio, quel Dio che è venuto uomo tra noi, nelle nostre case. Le varie vicissitudini, le opere realizzate non devono farci perdere di vista che l’essenziale sta nel Vangelo, nella vita di fede da trasmettere, da coltivare nei secoli. La gente di Novedrate, di semplice matrice contadina portava con sé anche una religiosità buona e intensa, legata alle sue tradizioni.
Leggendo poi la vita dei nostri Parroci del Novecento, dal Liber Chronicus, si intuisce dietro ad ognuno di loro la passione per il ministero affidato, la fede profonda in Dio, e nel Signore Gesù. Essere preti non è mai stato facile, neanche in tempi diversi dai nostri: difficoltà e incomprensioni sono state all’ordine del giorno, del resto anche Gesù le ha vissute, ma le biografie di questi parroci che si sono succeduti nel tempo ce li rende più vicini, veri testimoni e appassionati cultori della fede cristiana, apostoli del Vangelo.
La loro vita colpisce anche per l’amore per la gente di Novedrate, sempre, in ogni azione o esortazione, si legge l’”essere mandati” dal Vescovo, dal Signore ad amare, ad annunciare qualcosa di grande. Nel corso di un secolo di storia ripercorriamo le loro strade e riviviamo la loro preoccupazione di annunciare il Vangelo e di essere pastori di un popolo in cammino.
Gli affreschi principali della nostra Chiesa Parrocchiale raccontano, anch’essi, la storia della salvezza. Il tema centrale è legato a Cristo Redentore-Salvatore dell’uomo: Cristo venendo nel mondo vuole aiutare gli uomini a salvarsi, Egli va incontro all’uomo, a patto che l’uomo liberamente accetti questa salvezza. Ecco quindi passare davanti ai nostri occhi varie scene: la pecorella smarrita, la samaritana, Gesù che salva la famiglia, i sofferenti, e da ultimo attraverso il Battesimo ogni uomo. Gli affreschi vogliono essere un ripercorrere alcune tappe dell’annuncio di salvezza da parte di Dio, venuto per redimere e salvare.
A noi spetta accogliere questo impegno rivoltoci dai nostri padri nella fede, perché l’uomo senza Dio non può vivere. Dice il Papa nella sua enciclica Deus Caritas est “Egli per primo ci ha amati e continua ad amarci per primo; per questo noi possiamo rispondere con l’amore. Dio non ci ordina un sentimento che non possiamo suscitare in noi stessi. Egli ci ama, ci fa vedere e sperimentare il suo amore, e da questo prima di Dio può come risposta spuntare l’amore anche in noi“.
Lasciamoci guidare anche noi da questo amore profondo, vero e sarà vita e gioia, ancora oggi, per le nostre famiglie e i nostri giovani.
Don Adelio Molteni - parroco