È ormai mia consuetudine utilizzare questo libretto per ringraziare tutti coloro che fanno parte del Gruppo Sportivo dell’Oratorio di Novedrate e coloro che ci sono vicini, ognuno secondo la propria natura, capacità e generosità.
È proprio attraverso questa forma collettiva di collaborazione che desidero condividere con Voi un concetto che sta perdendo il suo significato più profondo: la gratuità.
Viviamo in una società ed anche in una regione dove ad ogni cosa viene attribuito un costo.
Dove, anche per ogni azione che noi compiamo, immediatamente quantifichiamo il suo prezzo.
I messaggi televisivi, pubblicitari, ma non solo, indicano sempre l’offerta vantaggiosa, lo sconto, la promozione... perché ogni cosa può essere comprata: ha un prezzo!
È inevitabile per noi entrare nel meccanismo che ci viene suggerito: ogni cosa, azione, e forse anche sentimento ha un prezzo e quindi si può comprare.
E di conseguenza, nei nostri rapporti con le persone “apriamo un rapporto economico”: dare per avere.
Se faccio qualcosa, misuro subito quanto mi “costa”, che impegno ci devo mettere, e poi calcolo (grazie a Dio, non è sempre così) che cosa riceverò o mi potrò aspettare in cambio o addirittura quanto ci guadagnerò.
Qualcuno leggendo avrà già pensato che ci sono molti ambiti, in particolare associazioni o gruppi, che fanno ed operano senza l’obbiettivo di avere un tornaconto.
Sono le associazioni no-profit, moltissimi gruppi di volontariato, società filantropiche che hanno come missione di operare senza avere alcun guadagno.
Voglio anche aggiungere coloro che fanno beneficienza e che fanno donazioni.
Ma la gratuità è diversa, la gratuità è radicata nella reciprocità: è un processo che inizia, quasi sempre, con una donazione, ma poi si sviluppa e dura nel tempo all’interno della comunità, non è solo l’atto di una persona.
Ed è proprio nella comunità che la reciprocità trova la sua piena espressione, appunto perché non è semplice beneficenza, ma un modello su cui creare i rapporti.
Mi piace pensare che l’atto generoso di ognuno di voi sia generato da uno spirito di fare libero, naturale che non pesa nè il quanto nè il come.
Dovremmo riuscire a liberarci dalle “leggi” che ci inducono a dare un prezzo ad ogni azione compiuta o ricevuta.
Nel nostro gruppo sportivo desidero che si diffonda questa modello, già il gruppo degli allenatori, dirigenti, volontari e sostenitori sono il buon punto di partenza.
Facciamolo diventare un modo di pensare ed agire in ogni nostra attività..... così: Gratis !
Il Presidente Maurizio Ferrando